Recensione Playdate: un Game Boy per l’era moderna

Tuttavia, mentre l’industria del gaming si muove verso console ad altissima potenza e grafica ultra-realistica, alcuni giocatori sono alla ricerca di qualcosa di più semplice. Si chiama Playdate, e assomiglia un po’ ad un piccolo e sottile Game Boy, con una strana aggiunta: una manovella sul lato della console.

Quando si accende il Playdate per la prima volta, si ha accesso a soli due giochi, che si sbloccano ogni settimana. Questa prima serie di titoli presenta un’ampia gamma di generi e stili, anche se la maggior parte di essi è piuttosto semplice e veloce.

Whitewater Wipeout, ad esempio, consiste nell’utilizzare la manovella per controllare un surfista su una tavola tra le onde. In un altro, Spellcorked, si preparano pozioni (e caffè) per i clienti, azionando la manovella, premendo i pulsanti, inclinando la manovella e altro ancora.

I giochi in dotazione con la console sono deliziosi, anche se alcuni di essi attireranno la vostra attenzione più a lungo di altri. Se le offerte della settimana non fanno per voi, potete sempre accedere al vostro account Playdate online e andare avanti di una settimana, oppure sbloccarle tutte fin dall’inizio.

E questi non sono gli unici giochi a cui si ha accesso, con centinaia di altri disponibili sul Catalogo e ancora di più su piattaforme come Itch. La maggior parte di questi titoli sono anche molto economici: pochissimi costano più di 10 euro e la maggior parte costa 5 euro o meno.

Su Itch, alcuni giochi sono addirittura gratuiti, e per portarli su Playdate è sufficiente scaricare un file e caricarlo sul sito web di Playdate. L’offerta in termini di ludoteca è molto ampia su tutte le piattaforme, dai puzzle game ai platform e persino agli sparatutto in prima persona.

Per quanto riguarda il dispositivo in sé, si tratta di una console molto ordinata e facile da usare, ma non priva di piccoli problemi. L’impossibilità di giocare di notte senza una qualche luce è un po’ fastidiosa, perché in teoria sarebbe perfetta per fare qualche partita prima di andare a letto.

Anche gli angoli di visuale possono essere un po’ limitati e lo schermo riflettente rende difficile trovare il modo perfetto di tenerlo in mano per vedere tutto chiaramente. Pure i controlli sono poco reattivi, in particolare il d-pad non restituisce un buonissimo feedback e questo rende difficile il platforming veloce.La manovella è molto robusta e precisa, ma il divertimento che consegue dal suo utilizzo, chiaramente, dipende dal gioco stesso.

Playdate non è nemmeno un device economico, con un prezzo di poco superiore ai 200 euro se si considerano le spese di spedizione e le tasse. Si tratta di un prezzo elevato per il giocatore medio, ma non è a questi che si rivolge la console, bensì ai tech entusiast, agli sviluppatori e ai fan del retrò in cerca di qualcosa di diverso.

Da questo punto di vista, Playdate è quasi impagabile, perché offre essenzialmente una console nuova di zecca con una libreria di giochi unica e un robusto kit di strumenti di sviluppo utilizzabile da chiunque.

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