Stacklands: Un gioco di carte e sopravvivenza ora su Switch.

Spesso sono quelli che sembrano abbastanza innocenti, con uno stile artistico carino o un concept apparentemente semplice. Abbassi la guardia e all’improvviso sono le 5 del mattino, il sole comincia a fare capolino sulle colline e tu hai passato le ultime 8 ore sul divano a giocare allo stesso titolo.

Stacklands è uno di questi giochi. Quando si inizia, si ha un solo abitante nel proprio villaggio e un pacchetto di risorse.

All’interno di questo pacchetto ci sono alcune semplici carte risorsa: una roccia, un tronco, un cespuglio di bacche, un mucchio di terra. Insomma, le cose basilari.

Da lì, si può posizionare l’abitante del villaggio sulla roccia per estrarre la pietra, ad esempio, o sul cespuglio di bacche per ottenere le bacche, che possono essere piantate nella terra per far crescere un altro cespuglio di bacche. Si tratta di un loop ingannevolmente semplice, ma che si intensifica molto rapidamente.

In breve tempo, avrete una stazione dedicata alla pietra autosufficiente, una mezza dozzina di galline che corrono in giro, più cibo di quanto sappiate che farvene e un campo affollato con un centinaio di carte da gestire. Il caos è però entusiasmante e l’aspetto gestionale è molto avvincente.

È abbastanza facile mandare avanti il proprio villaggio, anche quando si hanno molti altri abitanti da sfamare, ma se si vuole fare qualcosa di più che sopravvivere bisogna iniziare a correre dei rischi e a fare delle mosse ardite. Ed è così si gettano i migliori combattenti del villaggio nel misterioso portale e si spera di ricavarne qualcosa.

Ci sono anche degli obiettivi da completare, che spesso richiedono di capire, in qualche modo, come fondere il minerale di ferro in lingotti per creare armi più forti. Ci sono wiki e carte idea distribuite casualmente nei booster pack che spiegano come creare le cose, ma anche trovare le soluzioni da soli è molto soddisfacente.

E con Switch si può giocare ovunque si voglia. È un’idea carina e sicuramente abbiamo giocato molto in molti posti, ma Stacklands è sicuramente un titolo fatto per mouse e tastiera, e l’implementazione del controller è un po’ carente.

La navigazione nei menu è molto macchinosa e anche dopo qualche decina di ore di gioco ci capita spesso di premere i tasti sbagliati per aprire l’elenco delle idee. Inoltre, non è possibile appuntare le idee e le ricette per poterle consultare facilmente, una strana limitazione che potrebbe essere risolta in poco tempo.

Stacklands è un eccellente gioco di carte e sopravvivenza che non ha nulla da invidiare a nessun altro prodotto sul mercato. È carino, profondamente coinvolgente e ha il potenziale per portarti via ore della tua vita, anche se la sua implementazione su Switch lascia molto spazio a miglioramenti.

Tuttavia, se abbiamo passato 40 ore ad impilare galline l’una sull’altra per fare le uova, non può essere così male, no?

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